La nostra prima tappa è GLORENZA, a 907 metri di altezza, nel cuore della valle, caratterizzata dalle mura medioevali perfettamente conservate che la proteggono creando una suggestiva atmosfera. Il centro è attraversato dai portici costellati da numerose dimore di grande valore artistico, arricchite dai tipici Erker e decorate con affreschi. Si distingue il palazzo municipale, la Torre Florin che fu un carcere per oltre un secolo, la Torre Koblen, la Porta Tubre, la chiesa di San Pancrazio e quella tipica di San Giacomo al Maso Soles, costruzione tardo-gotica che spicca tra i campi coltivati. E’ la più piccola “citta” d’Italia, vanta questo titolo sin dal 1300 quando era la più importante località commerciale della zona per il monopolio del sale sin dall’epoca romana, trovandosi sulla via Claudia Augusta vicinissima al confine con Svizzera, Austria e Germania. Distrutta da vari invasori fu più volte ricostruita fino al piacevole e rilassante aspetto attuale.

 

La nostra prossima sosta è davanti al più iconico monumento della Valle, l’imponente ABBAZIA DI MARIEN BERG, straordinario complesso sorto su un colle a 1350 metri di altezza, che domina tutta la piana circostante. La visita sarà limitata al cortile e alla facciata a causa della chiusura domenicale, ma è più che sufficiente per immergersi in una contagiosa atmosfera mistica che sin dal XII Secolo questo luogo è capace di trasmettere.

 

 

Proseguiamo in bus per raggiungere il simbolo della Val Venosta, il LAGO DI RESIA. E’ il piu’ grande dell’Alto Adige, (lungo 6,6 km, largo 1) ma soprattutto il più fotografato per il suo campanile solitario che spunta in mezzo all’acqua. La sua storia raccoglie progresso e tristezza, l’esigenza di costruire una grande Diga per la produzione di energia idroelettrica tra il 1947 e il 1950, e la necessità di unire i tre laghi Resia, Curon e San Valentino per dare più forza al nuovo bacino. Per poterlo fare si fu costretti a sommergere il borgo di Curon e in parte quello di Resia. Gli abitanti, pre-avvisati dieci anni prima con un ordine del Genio civile scritto in italiano, non furono in grado di tradurlo, e al momento dell’esecuzione del progetto la loro storia e in poche settimane furono costretti a lasciare le proprie case, i vecchi borghi vennero sommersi dalle acque costringendo gli abitanti a trovare altre sistemazioni nella valle, lasciando emergere solo il Campanile a perpetuare la memoria di quello che c’era. Da allora, è aumentata la vocazione turistica, il lago è comunque un paradiso della natura, attirando pescatori, cicloturisti, corridori, amanti di nordicwalking, kite surf. Noi approfitteremo del tempo di un pranzo tipico per regalarci un pò di relax.

 

 

 

Per il nostro soggiorno abbiamo scelto il DAS KALTSCHMID, l’hotel storico di Seefeld con la sua imponente struttura classica, proprio sulla passeggiata principale con negozi, locali, casinò a pochissimi minuti di cammino. Per il relax si può sfruttare tutto quello che l’hotel ci metterà a disposizione gratuitamente: le piscine, la terrazza prendisole, l’area fitness. Nel pomeriggio ci coccolerà con un buffet di torte, la sera con la cena di 4 portate ed ampia scelta di piatti, mentre al mattino troveremo una fornitissima colazione calda e fredda.

 

 

 

 

Torniamo in Italia tra il Passo del Brennero e la Valle Isarco per l’ultima sosta, in uno dei più romantici “Borghi più Belli d’Italia” : VIPITENO. Ci aspettano, oltre al pranzo, casette colorate, viuzze dello shopping, pittoresche piazzette medioevali, con l’incantevole cornice delle montagne che la circondano. Il centro è facilmente riconoscibile dall’inconfondibile Torre Dei Dodici, simbolo della cittadina, ma non meno interessante sarà la Chiesa “Nostra Signora della Palude” con preziosi  manufatti in legno.