UNA COLLEZIONE IMPERDIBILE DI SPETTACOLARI PAESAGGI E GRANDE CUCINA
LA PROVINCIA DI VITERBO TRA LA TUSCIA, BORGHI BELLISSIMI E LAGHI VULCANICI
TAPPE AI CASTELLI ROMANI PER LA TRADIZIONALE GITA ALLE PORTE DELLA CAPITALE
LA FANTASTICA VILLA D’ESTE DI TIVOLI E LA SPIRITUALITA’ DEI MONASTERI DI SUBIACO
UNA GIORNATA A ROMA SOSTANDO TRA LE BELLEZZE CHE INCANTANO TUTTO IL MONDO
IL SOGGIORNO IN UN OTTIMO HOTEL COMODISSIMO VERSO OGNI NOSTRA DESTINAZIONE
Andremo a conoscere i luoghi che hanno segnato la storia, immortalati da film, romanzi, canzoni, raccontati nei secoli da viaggiatori, scrittori, pellegrini, che qui arrivavano per scoprirne la civiltà, la spiritualità, le sue grandi bellezze, la sua arte magnifica. Ritroveremo spazi che creano un insieme pittoresco, tra le alture dei Castelli, la campagna con le rovine degli splendori imperiali, gli acquedotti, ardite opere d’ingegneria e conventi scavati nella roccia, meravigliose ville dei ricchissimi e placidi laghi vulcanici, romantici borghi millenari curatissimi e commoventi paesini disabitati arroccati sulle colline, sovrapposizioni di epoche e forme urbane diverse, antichità diffusa, natura viva e spettacolare.
Sarà un programma ricco e vario, e ognuno troverà sicuramente qualcosa che lo appassionerà: siamo stati in difficoltà nel mettere a punto il programma di questi 5 giorni per… eccesso di bellezze, scegliere cosa mettere e cosa no, ma il tempo a disposizione, le strade che spesso non vanno d’accordo con il bus grande, a volte – con sommo dispiacere – ci hanno costretto a dire no.
Ci “accontenteremo” comunque di 5 giorni intensi, arricchiti dal soggiorno in un ottimo hotel in una posizione strategica che ci consentirà di raggiungere ogni destinazione con la massima comodità, e dalle delizie del palato che non ci daranno tregua ogni volta che metteremo i piedi sotto il tavolo.
Ci faranno compagnia nomi che sanno di storia in una terra che ha segnato la civiltà umana, cultura e arti millenarie che sanno ancora parlare al cuore delle persone.
E’ un appuntamento straordinario che proponiamo orgogliosamente ad un prezzo che non teme confronti: leggete nei dettagli questo programma e vi convincerete che c’è tutto per non poter assolutamente mancare !
Ore 5:00 partenza da Ponte San Pietro (Supermercato Penny-Acqua e Sapone con parcheggio libero e gratuito).
Iniziamo il nostro viaggio verso il Centro Italia lasciandoci alle spalle Lombardia, Veneto, Emilia, Toscana. Entreremo nel Lazio attraversando la TUSCIA, l’antico territorio collinare di origine vulcanica abitato degli Etruschi, un popolo ancor oggi circondato da un alone di mistero.
Se saremo fortunati con il traffico arriveremo agevolmente alle porte di CAPRAROLA all’elegante Tenuta Vazianello dove ci apparecchiano il primo pranzo laziale, che sarà il manifesto di quanto ci aspetta in questi 5 giorni. L’azienda è a conduzione biologica e tutto quello che ci porteranno in tavola arriva dalla casa. Ci accomoderemo nell’accogliente sala panoramica nel verde dei castagni per la prima immersione nella cucina di questa parte del Lazio in provincia di Viterbo: non è stato facile scegliere tra antipasti rustici, pasta brisé, tonnarelli, tacconcelli: nomi misteriosi ma piatti deliziosi, viste le eccellenti recensioni che premiano unanimemente questo locale.
Tra i suggestivi Colli Albani, a soli 21 km da Roma, raggiungiamo la zona dei CASTELLI ROMANI. Si chiama così perchè alla fine del glorioso impero romano le grandi famiglie aristocratiche, impaurite dalla instabilità economica e politica della capitale costruirono qui grandiose abitazioni che servivano da difesa (per molti secoli la zona fu teatro di sommosse spesso cruente) e come testimonianza della propria potenza e ricchezza. In passato è sempre stato luogo di ritrovo esclusivo dei ricchissimi della capitale, che qui venivano a trascorrere i loro ozi in ville da sogno delle quali ogni borgo ne conserva ancora il ricordo, tra le colline con il dolce venticello ponentino, la grande e rigogliosa natura dei boschi con tassi, falchi, istrici, lupi; le grandi feste, le battute di caccia, i vini dei castelli di Marino e Frascati, le fragoline di Nemi, il pane di Genzano, la porchetta di Ariccia, le notti passate a scrutare all’orizzonte l’orsa maggiore e le varie costellazioni, una cucina eccellente.
Qui hanno soggiornato principi e miliardari, famiglie nobili come i Colonna, Chigi, Savelli, Orsini, Sforza, Aldobrandini che l’hanno arricchita con sontuose residenze tardo-rinascimentali e barocche. Oggi è sempre la meta prediletta della scampagnata fuori porta dei romani, e come loro anche noi andremo alla ricerca delle piacevoli attrazioni dei Castelli.
La prima tappa della nostra giornata è FRASCATI, sicuramente la cittadina più conosciuta deI Colli Albani, quella che più di ogni altra rappresenta la sintesi dei piaceri dei Castelli Romani.
Durante la nostra passeggiata a Frascati potremo conoscere numerose chiese e monumenti: la Cattedrale di San Pietro che presenta un particolare ordine sovrapposto di colonne e ai lati due campanili con la parte superiore in pietra laterizia; degne d’interesse anche la Chiesa del Gesù e quella di Santa Maria.
Sempre in centro sorge la Rocca, massiccia costruzione con due torri laterali e la piazza Marconi con lo storico palazzo del municipio, le antiche Scuderie sede del museo archeologico con modelli delle antiche ville e reperti che vanno dal medioevo all’epoca repubblicana. E poi Ville, Castelli, Palazzi nobiliari. Ma la grande piazza, che da un lato regala Roma all’orizzonte, dall’altra è dominata dalla più celebre delle “Ville Tuscolane” (anticamente questa zona si chiamava Tusculum): l’imponente VILLA ALDOBRANDINI, dal nome della famiglia d’origine di Clemente VIII, papa dal 1592 al 1605: con 2500 mq di edificio, giardini, parco monumentale, giochi d’acqua. Pur essendo stata ultimata nel 1602 conserva intatto il fascino delle residenze signorili con splendide decorazioni dei migliori artisti dell’epoca e simbolo di un periodo di straordinaria ricchezza di questi luoghi, sempre al confine tra il benessere terreno dei nobili romani e potere (spirituale e materiale) di chi abitava il Vaticano.
In pochi minuti da Frascati si arriva a CASTEL GANDOLFO.
E’ uno dei “Borghi più belli d’Italia” ma soprattutto conosciuta come residenza estiva dei Pontefici per molti secoli fino a Papa Francesco che non l’ha mai utilizzata, aprendola al pubblico come Museo. L’imponente complesso residenziale, arricchito sempre di più rispetto all’iniziale palazzo del ‘600 costruito sui resti della villa di Domiziano, è formato dal Palazzo Pontificio e da altri imponenti Palazzi attigui, collegati da curatissimi giardini. Per chi lo volesse, c’è tempo per la visita interna (a pagamento), oppure passeggiare liberamente nel Borgo, rimanendo nella bellissima Piazza della Libertà con impianto medioevale, dove oltre alla Residenza Papale (considerata Dominio Territoriale Pontificio) si resta affascinati dai numerosi palazzi storici, dalla Chiesa di San Tomaso da Villanova e la fontana centrale circondata da possenti piloni, entrambi progettati dal Bernini, trasferitosi qui a lavorare per le residenze pontificie.
Una curiosità di questa piazza: cercate tra i vari palazzi e troverete la prima buca postale del mondo, inventata qui nel 1820: gli abitanti del borgo, stanchi di aspettare in casa i postini che non avevano né giorno né orario, e quando passavano sbagliavano tutto perchè analfabeti, decisero di porre questa cassetta al centro del paese dove, in tutta comodità, potevano portare o ritirare la corrispondenza !
Non si può lasciare Castel Gandolfo senza la rilassante passeggiata panoramica a strapiombo sul verdissimo lago di Albano, dalle evidenti origini vulcaniche.
Per il pranzo ci spostiamo a ROCCA DI PAPA dove l’Osteria dei Colli ci ha riservato il patio ombreggiato nel verde della campagna: ci aspetta la cucina romanesca più tipica e specialità della casa come tortino roccheggiano, tozzetti e ciambelline, poi il tempo di una rilassante passeggiata con uno sguardo dal punto panoramico sul Lago di Albano.
Pochi minuti di bus per arrivare a NEMI, la località più romantica del Castelli Romani, uno dei borghi meglio conservati e incontaminati di tutto il Lazio.
E’ di diritto uno dei “Borghi più belli d’Italia” e “Bandiera Arancione” del Touring Club, arroccata su una ripida collina che domina il verde e l’azzurro cupo del suo lago. Celebre per l’infiorata e le sue fragoline che già deliziavano gli antichi romani e oggi servono per preparare la gustosa coppetta, dolce tipico con pasta frolla crema e fragola e lo squisito liquore fragolino; la passeggiata nel centro medioevale con le sue torri, le piazzette, le botteghe artigiane, lo storico Palazzo Ruspoli, e sotto di questo la “Terrazza degli Innamorati”, un balconcino da cui si può ammirare il lago in una straordinaria romantica atmosfera. E giusto per rimanere in tema, non si deve mancare la statua in bronzo della “Mano dei desideri” dello scultore Marco Manzo che rappresenta la fragola poggiata su una mano e modellata come un cuore trafitto da una freccia: vicino alla fragola una seconda mano su cui i passanti possono appoggiare il volto esprimendo un desiderio: sarà un selfie indimenticabile e beneaugurante, degna conclusione della visita in questo straordinario Borgo!
Partiamo in direzione di TIVOLI per una di quelle giornate che rimarranno sempre vive nella nostra memoria: la visita della VILLA D’ESTE, incantevole e perfetto monumento, tra i patrimoni Mondiali dell’Umanità, con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfee, fantastici giochi d’acqua, musiche idrauliche e il verde dei curatissimi giardini, perfetti nel contesto paesaggistico, artistico e storico di Tivoli che presenta prestigiosi esempi di ville antiche in un territorio ricco di forre, caverne e cascate, simbolo di una “guerra” millenaria tra pietre e acque. Le imponenti costruzioni a terrazze della Villa fanno pensare ai Giardini pensili di Babilonia, mentre l’aggiunta delle acque – con un acquedotto e un traforo sotto la città – esaltano la geniale sapienza ingegneristica degli antichi romani, che fanno risalire la sua storia a molto prima di Roma, quando Tibur Superbum già nel 1215 a.c. era punto di convergenza di diversi popoli, citata anche nell’Eneide. La Villa fu costruita dopo la metà del XVI secolo grazie al ricchissimo e ambizioso Ippolito d’Este (da qui il nome), rampollo dei duchi di Ferrara, figlio di Alfonso d’Este e la famosa Lucrezia Borgia: nominato cardinale della sua città e desideroso di entrare nelle grazie papali, accettò la carica di Governatore di Tivoli: alla ricerca di un’abitazione di rappresentanza degna del suo rango e per ingraziarsi gli abitanti che non gradivano il “forestiero”, iniziarono i lavori della sontuosa villa senza badare a spese. Purtroppo dopo pochi anni Ippolito morì e Villa d’Este conobbe una storia travagliata di espansione e di abbandoni subendo un degrado fino alla metà del XIX secolo, quando la villa cominciò a rivivere, ad attrarre ricchi aristocratici, artisti e musicisti, Franz Liszt era di casa e tenne qui nel 1879 il suo ultimo concerto. Passata sotto la proprietà dello Stato italiano ha subito numerosi lavori di restauro a causa dei danni patiti durante le due guerre mondiali ed in particolare dopo il bombardamento del 1944: da allora i lavori si sono susseguiti ininterrottamente fino ad oggi quando ci fermeremo incantati ad ascoltare la bellissima musica della Fontana dell’Organo recentemente restaurata e ancora funzionante con il meccanismo del ‘700 che grazie alla caduta dell’acqua fa muovere i tasti che producono i suoni!
Ci spostiamo a SUBIACO celebre meta di vacanza sin dai tempi di Nerone che qui si fece costruire un’immensa Villa deviando addirittura il corso dei fiume Aniene per circondarla di laghetti: da qui il nome Sub Lacem, (sotto i laghi). Ma il periodo di maggiore celebrità Subiaco lo visse intorno al V Secolo quando Benedetto da Norcia indossò l’abito monacale e visse anni da eremita che lo ispirarono per fondare nella zona 12 Monasteri e dettare quella che fu poi riconosciuta come regola benedettina. Questa si propagò talmente velocemente che qui arrivarono anche Papi, capi di stato, illustri pellegrini tra cui San Francesco d’Assisi nel 1223. Il Monastero di San Benedetto è interamente costruito nella roccia del Monte Taleo, ai piedi del quale con una breve passeggiata si può raggiungere il laghetto e la sua piccola cascata. Dal 2001 è considerato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. L’altro monastero, quello di Santa Scolastica, (sorella di S.Benedetto) sopravvissuto a terremoti e distruzioni è quello meglio conservato.
Naturalmente non possiamo rimanere a Subiaco senza il pranzo al Ristorante Belvedere che ci ha messo in difficoltà quando si è trattato di scegliere tra fettuccine alla ciociara, ‘ndremmappi e pappaciuccu, ma possiamo garantire che qualsiasi cosa arriverà nei piatti sarà ottima e abbondante. Dal centro del paese (che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”) oltre alle chiese di S.Francesco, S.Andrea e S.Maria della Valle, la Rocca dei Borgia in posizione dominante regala una spettacolare vista sulla Valle dell’Aniene.
Riempire due pagine bianche parlando di ROMA, dove trascorreremo un Ferragosto indimenticabile, potrebbe essere la cosa più facile del mondo poiché qui c’è tutto, la storia, il potere politico, amministrativo e quello religioso, la culla dell’arte, della musica, il grande sport, il cinema… Ma è inevitabile, a seconda degli interessi di ognuno di noi, il rischio di dilungarsi su uno di questi aspetti e dimenticare chissà quanti altri sa offrire la Capitale: e le famose due pagine bianche diventerebbero insufficienti. Sia chi l’ha già vista, sia chi vede Roma per la prima volta, viene sempre travolto dalla stessa emozione lasciandosi incantare dalla sua grande bellezza. In una metropoli così vasta (7 volte più di Milano) è obbligatorio scegliere seguendo ognuno le proprie curiosità anche sfruttando al meglio il tempo libero che avremo a disposizione nel pomeriggio.
Nella prima parte della giornata saremo con la nostra guida ufficiale che ci accompagnerà nella passeggiata per farci conoscere la parte più turistica e ce ne spiegherà la storia, gli aneddoti: il VATICANO con la magnifica PIAZZA SAN PIETRO progettata da Bernini a partire dal 1657 con lo straordinario spazio prospettico che dal centro della piazza permette di vedere le colonne che la circondano perfettamente allineate. La magnificenza della piazza si allunga sulla BASILICA DI SAN PIETRO, il centro della cristianità del mondo che vedremo nel suo momento particolare nell’anno del nuovo Papa Leone e il Giubileo. Arrivando presto c’è la possibilità di visitare questo immenso Tempio che può contenere 20.000 persone, fermandosi di fronte alla fantastica Pietà di Michelangelo, passando dal disco rosso dove gli Imperatori incontravano il Papa, fino ad arrivare all’altare sormontato dal baldacchino in bronzo del Bernini sostenuto dalle colonne tortili. Proseguiamo poi verso CASTEL SANT’ANGELO, quello che originariamente era il mausoleo delle grandi personalità romane come l’imperatore Adriano che lo fece costruire, oggi è un susseguirsi di stanze adibite a musei e bastioni.
Attraversando il Tevere dal Pons Aelius l’antico ponte pedonale citato anche da Dante, si arriva nella pittoresca zona di CAMPO DE’ FIORI, con la caratteristica – quasi incredibile per essere a Roma – di essere l’unica piazza della città senza una Chiesa.
La vicina PIAZZA FARNESE, con le due fontane gemelle provenienti dalle Terme di Caracalla è una magia poco conosciuta: soprattutto nelle giornate di sole, la luce illumina le facciate e fa brillare il pavimento di sampietrini, mettendo in risalto la struggente bellezza degli angoli di Roma. Poco distante si trova una delle chiese più caratteristiche della città, San Luigi dei Francesi, bella come un museo, che custodisce tre tele di Caravaggio assolutamente imperdibili da chi vuole ammirare a distanza ravvicinata l’abilità nel giocare con luci e ombre del geniale artista bergamasco.
In questa magnifica atmosfera tra stradine piene di caffè , negozietti, ambulanti, ci aspetta il Ristorante ER FACIOLARO, che è qui dal 1930 quando venne aperto come fornaio, ma poi per accompagnare il pane con il companatico richiesto dai numerosi lavoratori, cominciò a servire piatti a base di fagioli sempre più apprezzati che diedero il nome al ristorante, che vive ancora oggi dopo quasi cento anni con i piatti dell’antica tradizione: nel nostro pranzo non mancheranno le classiche bruschette, i fagioli al fiasco, la pasta alla gricia, i saltimbocca, il vino dei Castelli: Romanità pura nei nostri piatti !
E poi l’incredibile posizione: a 1 minuto a piedi si è al Pantheon, a 2 minuti a Piazza Monte Citorio, a 3 al Senato, a 4 via del Corso, a 5 Piazza Navona, a 10 all’Altare della Patria: ci sentiremo davvero al centro del mondo !
Ancora pochi passi ci separano da PIAZZA NAVONA il simbolo della Roma barocca, con le sue tre fontane del Moro, dei Calderari e dei Quattro Fiumi (Gange, Danubio, Nilo e Rio de la Plata) sempre opera del Bernini che scrisse sulla colonna della fontana “nata per offrire salubre amenità a chi passeggia, esca a chi medita e bevanda a chi ha sete”. Oggi magari non è più così ma Piazza Navona rimane inalterata nei secoli nella grande bellezza di ogni suo dettaglio. Con una breve camminata si raggiunge il PANTHEON qui da oltre duemila anni per testimoniare la massima espressione della gloria di Roma. Successivamente fu il primo edificio classico ad essere trasformato in una chiesa nell’anno 608 divenendo Santa Maria ad Martyres. La sua cupola per molto tempo è stata la più grande mai costruita e una dei simboli della Roma antica meglio conservata. Da vedere all’interno il famoso OCULOS l’apertura di quasi 9 metri di diametro dove penetra il fascio di luce che illumina le pareti in marmo, diventando un naturale osservatorio astronomico: l’ellisse luminosa si sposta al mutare delle stagioni indicando le date di equinozi e solstizi, raggiungendo l’apice nel solstizio d’estate quando il raggio di sole entra dalle cupole proiettando sul pavimento un enorme disco luminoso !
Ammireremo l’imponente ALTARE DELLA PATRIA dedicato al Re Vittorio Emanuele II sotto il cui regno avvenne l’unità d’Italia del 1861, e successivamente luogo di sepoltura delle vittime sconosciute della I guerra mondiale, da allora vegliato da un picchetto d’onore perenne. Si sale alla piazza del CAMPIDOGLIO, progettata da Michelangelo e oggi sede del Comune di Roma per raggiungere i MUSEI CAPITOLINI, i più antichi del mondo, fondati nel 1471 dal papa Sisto IV con la donazione al popolo romano di una serie di opere d’arte tra cui la leggendaria Lupa Capitolina, la colossale testa di Costantino, la statua equestre di Marco Aurelio. Attraverso i comodi camminamenti si accede all’area archeologica del FORO ROMANO, il centro politico e amministrativo di Roma antica. Si passa la via dei Fori Imperiali e sembra davvero di camminare nella storia, tra le rovine dei templi più antichi, dalle arcate della Basilica di Massenzio alle colonne del Tempio di Vesta, all’arco di Tito che celebrava la vittoria di Roma su Gerusalemme: si immagina la vita quotidiana della città che già ai tempi degli imperatori era la più popolata del mondo conosciuto: con Ottaviano Augusto, dal 27 a.c. al 14 d.c. toccava già il milione di abitanti !
E la chiusura in bellezza è dedicata al simbolo di Roma stessa: il COLOSSEO, nato come Anfiteatro Flavio, il più grande del mondo antico, 527 metri di circonferenza e 48 metri di altezza, costruito nel 72 d.c. da Vespasiano e terminato otto anni dopo con Tito. Gran parte della sua leggenda è legata alla famosa Porta dei Gladiatori attraverso la quale i combattenti facevano il loro ingresso trionfale. L’interno è un incredibile susseguirsi di intuizioni dei costruttori che ne fecero un’opera di geniale complessità architettonica. Per fotografarlo dal suo angolo più classico, con la sua mole spettacolare che regala un colpo d’occhio da cartolina anche dall’esterno, portandosi sul lato della scala che porta al Rione Monti si può cogliere una panoramica perfetta di questo monumento icona della città che ancora oggi accoglie 8 milioni di visitatori l’anno.
L’elenco delle meraviglie non finisce qui: Piazza del Popolo con le due Chiese gemelle e la sua atmosfera da Dolce Vita, l’elegante Piazza di Spagna con la Fontana della Barcaccia e i 136 gradini della Scalinata di Trinità dei Monti per raggiungere poi il parco di Villa Borghese; la Fontana di Trevi, la via Condotti quella dello shopping extralusso, tutti raccolti in poche centinaia di metri e chissà quante altre.. Come diceva Alberto Sordi, uno dei personaggi moderni che più ha incarnato la “romanita’ ”…“Roma è un grande salotto da attraversare in punta di piedi”.
Passeremo il tempo a disposizione passeggiando, magari trovandoci fianco a fianco un divo di Hollywood, un famoso cantante, uno sportivo, un politico, una testa coronata, facendo avanti e indietro da quell’angolo che sembra il più fotogenico per un selfie, sedendoci ad un caffè pieno di atmosfera, facendoci leggere la mano, chiudere e aprire gli occhi per toccare ancora una volta questa città, la sua grande bellezza senza tempo e senza fine che tutto il mondo ci invidia!
Lasciamo l’albergo dopo la colazione puntando in direzione nord: attraversiamo la Tuscia e per la nostra sosta abbiamo scelto VITORCHIANO il “paese sospeso”, uno dei “Borghi più belli d’Italia” che stupisce per l’integrità del suo nucleo antico dove le abitazioni sembrano tutt’uno con l’ardito sperone di roccia che pare sostenerle. Guardando la rupe sembra che il borgo di Vitorchiano sia stato costruito in un solo giorno per come le case arroccate e a strapiombo si fondono con la roccia lavica in armonia con la sottostante Valle di Vezza e il paesaggio circostante ricco di boschi di querce, olmi e castagni.
Visitando il borgo si ammira la doppia cinta muraria che divide la zona rinascimentale da quella medievale, ogni viuzza è un’esplosione di fiori che risaltano sulla pietra grigia di peperino, gli abitanti fanno di tutto per renderlo sempre più attraente, il centro è ricco di vedute interessanti, la chiesa di Santa Maria, il Palazzo del Comune, la Torre Civica, e fontane, lavatoi, i particolari profferli (scale in pietra con svariate funzioni), botteghe artigiane, antiche case medievali, e – ovunque – tanti stemmi SPQR poiché per oltre 800 anni Vitorchiano giurò fedeltà a Roma, ed ancora oggi durante le parate ufficiali fornisce i costumi tradizionali alla Guardia del Campidoglio della Capitale che, si dice, furono disegnati da Michelangelo Buonarroti.
Abbiamo riservato l’ultima visita del nostro viaggio a MONTEFIASCONE, il “belvedere della Tuscia”. Grazie al piacevole clima dei suoi 600 metri di altitudine è sempre stato un polo d’attrazione importante che raggiunse il culmine quando Papa Urbano V trasferì qui la corte pontificia. Inconfondibile il profilo dell’abitato con l’imponente Cattedrale di Santa Margherita del 1605 con la sua grandiosa cupola che domina la vallata, le torri campanarie, e all’interno pregevoli pitture e la statua della patrona Santa Margherita; accanto la Chiesa di Santa Maria della Neve del XII secolo col pregevole affresco Madonna con Bambino, l’altra chiesa di San Flaviano, molto particolare perchè articolata su 2 piani sovrapposti; la Rocca dei Papi, un castello medioevale di orgine etrusca e infine il meraviglioso Belvedere che permette di abbracciare con lo sguardo gran parte della Tuscia, dalle campagne di frutteti e ortaggi alle rive del Lago di Bolsena con le isole Martana e Bizentina, agli immensi vigneti dove sin dall’antichità si producevano i vini prediletti dagli Imperatori Romani e dagli alti prelati che soggiornavano presso la corte pontificia di cui qui raccontiamo un simpatico aneddoto.
Proprio uno di questi prelati, l’incallito bevitore tedesco Defuk, incaricò il servo Martino di cercargli esclusivamente il migliore vino della zona, e l’ossequioso Martino passava le giornate ad assaggiare i vini delle taverne e dei produttori: e quando finalmente l’esigentissimo prelato – entusiasta dopo l’ennesima degustazione – ruppe gli indugi e si rivolse allo stremato Martino con la trasognata esclamazione “Est! Est!! Est!!!” (in latino c’è c’è c’è) quella fu una sorta di indiscutibile e definitiva approvazione. Da quel momento rimase il nome di quel vino, sinonimo di delizia legata indissolubilmente a Montefiascone.
Brinderemo alle bellezze del Lazio durante l’ottimo pranzo a base di pesce freschissimo ai tavoli del Ristorante Da Rita, il più tradizionale della zona: tra insalata di mare, gamberetti, alicette, cernia, gnocchi agli scampi celebreremo degnamente il termine di questo viaggio, prima di risalire sul bus e prendere la direzione di Ponte San Pietro, dove arriveremo in serata.
Torniamo qui molto volentieri, perchè nel 2022 (viaggio di Ferragosto in Abruzzo) ci eravamo trovati benissimo, per la gentilezza del suo staff, la pulizia e il confort delle camere, l’ottimo livello qualitativo e quantitativo della colazione e della cena, per tutti i servizi che offre gratuitamente (il parco tra palme e ulivi, la piscina nel verde, l’area fitness con attrezzatura Technogym, il wi-fi ad alta velocità, la cassaforte in camera) per il bar e il piacevole salotto da conversazione che invoglia a prolungare la serata anche dopo le giornate impegnative del nostro viaggio.
E mai come questa volta la posizione del Park Hotel sarà ideale per noi: rientreremo ogni sera dall’ultima sosta del nostro viaggio in assoluta comodità: un’ora da Subiaco, 50 minuti da Nemi, 40 minuti da Piazza San Pietro !
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 160 – POSTO BUS IN PRIMA FILA PER TUTTO IL VIAGGIO € 100.
POSSIBILITA’ DI PARTENZE DA DALMINE, ROVATO, BRESCIA CENTRO, DESENZANO, SOMMACAMPAGNA.
PRENOTAZIONI E PAGAMENTI: Per la conferma della prenotazione è richiesto il pagamento immediato di € 200 per persona non rimborsabile. Il saldo deve avvenire tassativamente entro il 20 luglio. In caso di annullamento dopo tale data e fino al 3 agosto penale del 50%, dopo quella data penale del 100%. E’ disponibile un’assicurazione integrativa annullamento al costo dell’8% dell’importo del viaggio da sottoscrivere non oltre il giorno 11 luglio: eventuali richieste di risarcimento andranno gestite direttamente tra l’assicurato e la compagnia assicurativa. E’ possibile farsi sostituire gratuitamente entro il giorno 8 agosto.
IMPORTANTE: Eventuali variazioni indipendenti dalla nostra volontà che interverranno dopo la stampa di questo catalogo (maggio 2025) verranno tempestivamente comunicate ai partecipanti e sostituite con servizi di pari valore. Durante il viaggio il capogruppo si riserva di decidere eventuali modifiche al programma per cause di forza maggiore dovute a ritardi, traffico, interruzioni stradali o tutto quanto non prevedibile al momento della partenza. L’organizzazione declina ogni responsabilità per conseguenze derivanti dall’utilizzo di mezzi di trasporto o servizi forniti da terzi non espressamente compresi e indicati in questo catalogo.
PER IL SOGGIORNO IN HOTEL E’ OBBLIGATORIA LA CARTA D’IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’.
L’ISCRIZIONE E LA PARTECIPAZIONE AL VIAGGIO IMPLICANO TACITAMENTE L’ACCETTAZIONE INTEGRALE DI QUESTO PROGRAMMA
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 035 616666
info@francoviaggi.it
Via Roma 1, Ponte S. Pietro BG
Tel. +39 035 616666 info@francoviaggi.it