La Repubblica Dominicana è un paradiso tropicale. Splendide spiagge, verdissimi palmeti e una barriera corallina che circonda tutta l’isola, lo rendono uno dei luoghi più amati dei Caraibi.
Santo Domingo, la capitale, è anche storia: gli antichi edifici coloniali dal sapore caraibico lo hanno reso il capolavoro dell’architettura coloniale riconosciuta anche dall’Unesco.
In Repubblica Dominicana possiamo vivere esperienze uniche: camminare sulla sabbia bianca di Bayahibe, nuotare con le mante e i delfini a Saona e vivere la vita notturna di Punta Cana. Il mix di relax, sport e divertimento è garantito!
Sono tre le principali località turistiche per godere di una paradisiaca vacanza tropicale: Bayahibe, Punta Cana e Samanà. Quale scegliere? Scopriamo insieme le differenze.
Bayahibe nella regione orientale dell’isola, è un paesino di pescatori affacciato sul Mar dei Caraibi, circondato da palmeti di cocco e da una fitta vegetazione tropicale. Sulle spiagge di Bayahibe sorgono i complessi alberghieri. Dal pittoresco porto di Bayahibe si possono raggiungere le isole Saona e Catalina, che si trovano all’interno del Parco naturale Nazionale dell’Est.
L’isola di Saona è quasi disabitata, ospita solo alcuni villaggi di pescatori e non ospita al suo interno strutture turistiche ma è una meta ideale per le escursioni. Vanta splendide acque turchesi, sabbia bianca e palme da cocco. Imperdibile una sosta alle piscine naturali per ammirare stupende stelle marine nel loro ambiente naturale. L’ isola Catalina, disabitata, è il posto ideale per rilassarsi e godersi la natura incontaminata; è fra i posti migliori della regione per lo snorkelling e le immersioni subacquee.
Punta Cana si trova nella parte nord orientale della Repubblica Dominicana. La popolazione è di circa 100.000 abitanti e si estende su un territorio di circa 420.000 mq. È la principale zona turistica dello stato ed è nota come “costa del cocco” per le centinaia di oscillanti palme da cocco sparsi lungo i 48 km di sabbia bianca molto fine e di acqua azzurro-turchese. Nella zona di Punta Cana la Spiaggia Bavaro occupa 3 km di lunghezza e, per la sua barriera corallina naturale e per il contrasto tra le acque e la sua costa, è considerata una delle 10 spiagge più belle del mondo.
Samanà la più selvaggia è una penisola ricca di vegetazione, che sorge nella parte nord-orientale dell’isola. Possiede la maggior quantità di palme da cocco per metro quadrato del mondo. Un infinito susseguirsi di magnifici paesaggi con vedute mozzafiato sulle montagne bagnate da incantevoli spiagge di sabbia bianca. La Baia di Samanà è nota in tutto il mondo perché si concentrano ogni anno più di 3.000 megattere, per celebrare un affascinante rituale di accoppiamento, e dove i visitatori si possono avvicinare a pochi metri di distanza per poterle fotografare.
La località maggiormente nota è Las Terrenas, una stupenda area caratterizzata da spiagge chilometriche e da paesaggi inesplorati.
Lungo la strada panoramica affiancata da palme, si può arrivare da Puerto Plata alla penisola di Samaná, uno dei luoghi più affascinanti che offre la Repubblica Dominicana.
Sulle spiagge quasi vergini è possibile lasciarsi andare nel modo più assoluto, circondati da una vegetazione di fiori selvaggi totalmente sconosciuti a chi non è del luogo, e coccolati dal canto di uccelli simili a merli, ma che prendono il nome di chinchulines. La piccola comunità di pescatori di Santa Barbara de Samanà, fondata nel 1756, è divenuta un villaggio prettamente turistico, senza perdere però l’ambiente del passato. Esistono una buona offerta alberghiera e piacevoli ristoranti.
Per il nostro soggiorno scegliamo il resort Dominicus a Bayahibe: giardini curatissimi, lunga spiaggia orlata di alte palme da cocco ed un mare incantevole: celeste, blue e verde. Le nostre giornate sono allietate dal “merengue” la musica locale, dai bagni di sole, dalle gite in canoa per ammirare le farfalle gialle, e dall’eccellente cucina gustata nei numerosissimi ristoranti presenti nel resort e da sgargianti colori dei quadri dominicani.
Iniziamo la nostra prima escursione visitando l’Altos de Chavon: villaggio in stile medievale sorto dall’idea dell’architetto italiano Roberto Coppa. Questo piccolo villaggio dall’alto è come una grande terrazza e regala scorci meravigliosi sul fiume Rio de Chavon e la verdissima natura dominicana in tutto il suo splendore. Ci divertiamo a scoprire piccoli vicoli in pietra, e piccoli negozietti famosi per la vendita dell’ambra.
Ora ci aspettano le escursioni più ambite: L’isola Saona e l’isola Catalina. Pantaloncini, infradito, costume, macchina fotografica e crema solare sono il nostro must in questi 2 giorni alle isole, sole, bagni e camminate rendono le nostre giornate paradisiache.
Non rinunciamo neanche al Super Truck Safari: bordo di un camion militare a 6 ruote motrici visitiamo piantagioni di canna da zucchero, valli e montagne, ammirando la splendida natura. Piantagioni di caffe, cacao, tabacco, banane e frutta tropicale che poi assaggiamo. Visitiamo una famiglia di campagna e assistiamo alla produzione manuale di sigari.
Le nostre giornate a Bayahibe scorrono veloci ma non partiamo senza aver acquistato i tipici e coloratissimi quadri dominicani, ci facciamo arrotolare le tele e li faremo incorniciare una volta a casa.
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